La prima Chiesa ad essere edificata nel nuovo Misterbianco e quindi riavere il titolo
di Chiesa Madre ed essere dedicata a Maria SS. delle Grazie, fu questa Chiesa.
Riedificata ad immagine e somiglianza della distrutta Chiesa Matrice ad eccezione del
campanile che, in quest'ultima, si trova sul prospetto Nord.
Purtroppo, nel tardo secolo XVIII, subì un cedimento che compromise le velleità di
essere la Chiesa più importante; tanto più che, l'imponenza, la grandiosità e la
maestosità, della costruenda altra Chiesa ne reclamava il diritto.
Infatti quest'ultima, a differenza della prima Chiesa, era stata concepita con tre navate ed una cupola a rassomiglianza della romana Basilica di San Pietro. Così fu; divenendo la Chiesa Madre, intitolata alla Madonna delle Grazie, mentre la prima Chiesa edificata fu intitolata a San Nicola ed alla Madonna del Rosario. |
Al suo interno sono custodite vere e proprie opere d'arte, alcune delle quali provenienti dalla distrutta Chiesa Matrice, fra cui: la Pala della Madonna del Rosario copia, molto più impreziosita dall'aggiunta dei misteri del Rosario, dell'originale che si trova nel convento dei domenicani di Catania; pregevole il quadro del Cristo crocefisso che rievoca lo stile caravaggesco; la statua lignea della Madonna del Rosario finemente decorata, realizzata agli inizi del XIX secolo.
Qualche anno addietro, mentre erano in corso lavori di restauro, sotto l'intonaco della
parete destra dell'altare maggiore, è stato rinvenuto un antico affresco raffigurante
S.Agata.
Questa Chiesa, ubicata all'incrocio tra la Via S.Giuseppe e la Via omonima, guarda il mare
ad Est. Rispetto al piano stradale, il pavimento della Chiesa si trova ad una altezza di
circa 3 metri; basta guardare la scalinata che porta al portale d'ingresso.
Ciò perchè non c'è pavimento di Chiesa del paese, sotto cui non giacciono sepolti corpi
di defunti appartenuti a varie epoche; fino a quando non intervenne la legge che istituì
i camposanti.
L'ossario che vi si trova sotto, si estende dalla sagrestia al campanile fino al
centro della Chiesa; ebbene, nel Maggio del 1968, vi fu rinvenuto un busto di donna su
legno d'ulivo lavorato a mano, un angelo, un quadro dell'antico Misterbianco e un
Crocefisso con della stoffa, risalenti al XIII secolo, periodo confermato dalle risultanze
delle analisi effettuate.
Fra gli arredi sacri che si custodiscono gelosemente
all'interno della Chiesa si ricorda il pregevole Ostensorio argenteo finemente
cesellato e sbalzato. Nell'impugnatura si possono notare elementi barocchi evidenziati, nella parte superiore, dalla statua della Fede; la doppia raggiera, si presenta in rame dorato nella parte anteriore a cui sono applicate coppie di cherubini alati posti su nuvole e collegati da tralci di vite, in argento posteriormente. In stile barocco, anche, il Calice argenteo raffigurato nella foto di destra, caratterizzato dal movimento a spirale dell'impugnatura; nel sottocoppa sono raffigurate in rilievo le staute dell'Immacolata, Gesù Bambino e San Giuseppe. Entrambi i preziosi capolavori vennero realizzati a Messina nel 1771 e donati al patrimonio chiesastico dal compaesano Pietro Marchese. |
Di altrettanta bellezza è l'Elemosiniere, sopra raffigurato, in argento
laminato e cesellato in rilievo con tre figure rappresentanti la Madonna del Rosario,
Gesù Bambino e San Nicola.
E' stato realizzato a Messina da Saverio Giudice.
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