Ancora oggi dopo circa settant'anni di abbandono è possibile apprezzarne la imponenza
e maestosità che impegna tutto un isolato circondato da quattro strade: la Via Municipio,
Galliano, Matteotti e Fermi.
Ancora oggi, presenta tracce dello splendore di ciò che fu lo Stabilimento di Monaco; il
polo industriale, che al suo interno raggruppava attività molitoria, di pastificazione,
di distillazione e, in genere, di trasformazione dei prodotti agricoli.
Questa imponenente costruzione, di proprietà dell'impresa F. Monaco & Figli, fu
edificata intorno il 1890 all'interno della quale, oltre i locali delle diverse attività
e all'enorme ciminiera realizzata interamente in mattoni d'argilla che misura una altezza
di circa 35 metri, arrivavano i binari della Ferrovia Circumetnea ( vedi Capitolo a
parte ) per il carico e scarico merci. Anche questo rudere rappresenta un monumento.
Monumento alla laboriosità! Monito agli imprenditori e lavoratori!
L'impresa Monaco era conosciuta ed apprezzata in tutto il continente, infatti numerosi
furono i riconoscimenti e le onorificenze conseguite alle Esposizioni Nazionali ed Estere
( all'Esposizione Universale di Parigi, nel 1900, il giurì decretava il "Grande
Prix" per le paste alimentari; Medaglia d'oro a Palermo nel 1891 e a Milano nel 1906
per il "Bellini", il "Cognac" e per lo "Champagne" ).
Lo stabilimento dava lavoro a più di 200 persone, la quasi totalità era misterbianchese, ma in seguito a divergenze, tra la forza lavoro e la proprietà, nell'arco di una nottata ( 20 Aprile 1922 ) fu distrutto da un violento incendio; andando in fumo aspettative e speranze legittime data la dinamicità e professionalità delle persone impegnate.
Da ricordare che, a Misterbianco, l'elettricità fu possibile averla grazie all'interessamento dei Monaco che facendo installare una cabina per alimentare lo stabilimento ( 1919 ) da lì a poco si sviluppò in tutto il paese (1923) |
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