Maschera

IL
CARNEVALE

Logo

Carnaluvari vattinni a Miniu,
lassimi fari la me quarantana.
Ora veni Pasquzza cori miu
e mangiamu pasta cu la zafarana.

Nel Carnevale che si festeggiava negli Anni Trenta vi era l'usanza di rappresentare la cosiddetta Mascara.
Chi era portato per la recitazione o aveva una passione per la recita, faceva di tutto per inserirsi nel gruppo che organizzava tale spettacolo o intrattenimento pubblico.

Populu, vi preju a tutti quanti,
òmini e donni, pirsuni 'ccillenti,
d'avvicinare cu' siti distanti
ca di luntano non sintiti nenti.
Però lu patto vi lu fazzu avanti;
non traviare li me' sintimenti ...........

La Maschera o mascara, consisteva nel rappresentare pubblicamente una farsa o commedia in versi, su fatti od episodi di vita sociale locale realmente accaduti e opportunamente adeguati per non dare la possibilità di individuare i reali protagonisti.
Il palcoscenico era formato da quattro carretti incrociati l'uno con l'altro e ben legati, i quali venivano sistemati adeguatamente al crocevia di alcuni quartieri come, ad esempio: Quattro Canti (quartiere Chiesa Madre), Via Roma incrocio Via Dei Mille ( quartiere Manganeddi ), Via Roma incrocio Via V. Veneto ( quartiere Panzera) e Via San Nicolò incrocio Via G. Marconi ( quartiere Ntrommu).
Alla redazione di queste commedie ( Cu' prima non pensa.... all'ultimu suspira; U matrimoniu arripizzatu; Don Pasquali u paraninfu; ecc. si cimentarono poeti locali come Neddu Calcagno, Titta Abbadessa, Turi Scordo ed altri.
Negli Anni Cinquanta, il Carnevale durava circa un mese.
Se giungeva a fine Febbraio, addirittura dopo la festicciola in onore a S.A.Abate del 17 Gennaio, iniziavano i festeggiamenti al Carnevale.

Folla che balla Le donne, e anche gli uomini, vestiti col classico dominò e con la maschera giungevano in centro ( P.zza della Repubblica, Via Garibaldi o Via Matteotti ) dove al suono di una orchestra o di canzonette incise su disco si davano a sfrenati e interminabili balli. Un gruppo di babbaluti

Il momento più difficile era l'inizio. Se sulla strada non vi erano, almeno , un paio di coppie che aprivano i balli, si rimaneva a guardarsi intorno, dal marciapiedi, aspettando che gli altri fossero a rompere il ghiaccio.

Le strade erano un continuo via vai di mascherati e non; le pasticcerie o i bar, del centro, erano pieni di babbaluti o mascherati, che si facevano offrire dai malcapitati conoscenti, nonostante le resistenze che quest'ultimi opponevano, sacchetti di caramelle o confezioni di Baci Perugina.

Quasi tutte le rivendite erano zeppe di maschere, di ogni foggia e mostruosità, di buste di coriandoli, di stelle filanti, di bustine con polverine per far starnutire e quant'altro potesse servire allo scherzo.
Nella settimana grassa si moltiplicavano le iniziative; oltre la sfilata dei carri allegorici, organizzata col patrocinio dell'Amministrazione, che percorrevano le vie del centro, vi erano gruppi o comitive su camion che sfilavano al suono di una orchestrina improvvisata, lanciando uova, arancini e cannoli di ricotta o crema andata a male; creando, quindi, scompiglio e fuggi fuggi generale.
A sera tarda, intorno la mezzanotte e dopo un bagno smacchiatore e ristoratore, si andava a ballare nei veglioni allestiti all'uopo.

Oggi è diverso! Il pubblico è stato escluso dal divertimento; non è protagonista, si limita solo a guardare coloro che sfilano.

Non si balla più nella strada.
I tempi si sono ristretti; a stento si festeggia solo per la settimana grassa.
Si divertono coloro che fanno parte dei gruppi mascherati e che partecipano alla sfilata; file interminabili di giovani vestiti con costumi multicolori accuratamente confezionati artigianalmente che precedono e seguono i carri allegorici.

E' iniziato così, nel lontano 1981, il Businnes Carnevale nel senso di attrazione turistica e di promozione pubblicitaria.

Costume

GRUPPI PRIMI CLASSIFICATI

ANNO 1981 *** OLD WEST ANNO 1982 *** BRASIL
ANNO 1983 *** VARIETE' ANNO 1984 *** FOLLIE DI CARNEVALE
ANNO 1985 *** CARNEVALE DI VENEZIA ANNO 1986 *** CAPRICCI DI PRIMAVERA
ANNO 1987 *** EGITTO ANNO 1988 *** TROPICAL COCKTAIL
ANNO 1989 *** MAGIE D'ARABIA ANNO 1994 *** LE STELLE STANNO A BALLARE
ANNO 1995 *** DOLCE SOGNO DI CARNEVALE ANNO 1996 *** ABISSI DI CARNEVALE
ANNO 1997 *** DIVINE FOLLIE ANNO 1998 *** FANTASIE MUSICALI
ANNO 1999 *** FOLLE SAGGEZZA DI CARNEVALE ANNO 2000 *** LA SMORFIA
ANNO 2001 *** LA SMORFIA

N.B.- Negli Anni 1990-91-92 e 93 l'Amministrazione Comunale, presieduta dai Commissari Prefettizi, non ha ritenuto destinare fondi per il Carnevale.

- ritorna indietro -