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V I L L A C O M U N A L E



Ingresso principale o Est



Lato Nord







Vista da Sud



Vista da Sud




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Via Matteotti


Cartolina postale; la cui foto risale, più o meno, al 1920. Le tre donne, si trovano nei pressi dell'odierno incrocio di Via dei Vespri, all'altezza della casa, a sinistra appena superata e indicata da una freccia, di Santa, a pumara, Consoli in Giaccone.




Sempre, l'allora Via Vittorio Emanuele III, vista dall'attuale Via San Nicolò in direzione Nord. In quel periodo, la Via Matteotti, all'incrocio con Via San Nicolò, era sbarrata da una costruzione che di fatto divideva la strada in due tronconi. Sulla destra si vede la ciminiera dello stabilimento della ditta Monaco & Figli.




In quest'altra foto, che risale intorno al 1908, da notare nell'angolo destro ( o SudEst ) il lampione ad olio che serviva da illuminazione.
Quella elettrica venne realizzata nel 1923.




Come per gli altri angoli, di antico è rimasto soltanto lo smusso o diagonale. Nuovi palazzi hanno preso il posto dei loro antenati.

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Via G. Bruno






L'attuale Via G.Bruno vista in direzione Ovest. Sullo sfondo si erge maestosa la Stele del Poggio Croce.
In primo piano, a destra, l'angolo del Municipio l'odierno Palazzo del Senato che incrocia Via Municipio.




Sempre l'allora Via Regina Margherita, vista da Ovest. La foto, che ritrae una processione, è stata scattata dai Quattro Canti, facendo vedere in primo piano, a destra, l'angolo di SudEst.
Sullo sfondo, a sinistra, si nota la Casa Parrocchiale con le due finestre e prima i balconi dell'allora Municipio.

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U stazzuni

Stazzunara al lavoro

..... o se volete!? a caccara ovvero, la fornace per laterizi.
Nel territorio del Comune, tra la metà e la fine del 1800, esercitavano l'attività di stazzunara una cinquantina di aziende; furono i primi insediamenti produttivi in zona rurale, favorite soprattutto dalla prossimità dei Sieli; territorio formato principalamente da argilla, la materia prima per lo stazzuni.
Tutt'oggi, ne sono rimaste in esercizio solo due!

Via Plebiscito 226 Quella di Guglielmino, ubicata all'uscita Sud del Centro, quasi a ridosso della fine di Via Plebiscito, che impiegava una trentina di lavoratori, tra maestarnze e occasionali.
La capacità produttiva di questa fornace era, all'incirca, di 40 metri cubi ad ogni cottura.
Si producevano, artigianalmente, oltre i mattoni e le tegole, vasellame di ogni genere: come la quartara, i bummala, i cufuni e piastrelle di ogni genere per pavimenti.
Il ciclo produttivo, naturalmente, era stagionale; si iniziava in primavera per concludersi in autunno inoltrato.
Barbecu in terracotta

Oggi, l'attività artigiana dello stazzuni è cessata, per essere intrapresa quella industriale.

La vecchia Caccara Guglielmino
E quella di Arena, a Nord lungo la Strada che conduce a San Giovanni Galermo.

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P A S T I C C E R I A

FRANCO Via G. Bruno, 116 - Tel. 095303537 BELFIORE
M I S T E R B I A N C O

- Gelateria - Tavola Calda - Conferenze - Ricorrenze - Ricevimenti -

Villa per intrattenimenti, poco distante dal Centro, immersa nel verde, tranquillità e confort che il momento richiede.


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